Caldaie a Legna e Pellet

 
Caldaie a Legna e Pellet

Tra le fonti rinnovabili di cui abbonda il nostro paese e che, se gestita correttamente, ha un impatto molto contenuto sull’ambiente è senza dubbio la legna e i prodotti da essa derivati.

La legna ha costi molto contenuti rispetto al metano o ad altri idrocarburi ma richiede caldaie particolari o corpi di combustione molto particolari come stufe o camini.

Quelli tradizionali lasciano sfuggire la maggior parte del calore lungo la canna fumaria; si calcola che solo il 15 % dell’energia sprigionata dalla legna bruciata in un camino si sviluppi nell’ambiente in cui si apre il camino stesso.

Oggi sono stati prodotti camini chiusi che sono in grado di sfruttare fino al 50 % dell’energia del fuoco o, nel caso di termocamini ad acqua, si arriva a produrre l’acqua calda necessaria all’impianto di riscaldamento, liberando calore anche nella stanza per il tramite di sistemi di ventilazione e di aerazione controllati.

Più ecologiche in genere sono le stufe, capaci di immagazzinare molto calore, restituendolo anche a combustione terminata.

Lo smaltimento dei fumi tossici, tanto nelle stufe quanto nei camini, richiede un’attenzione particolare data la pericolosità mortale di alcuni di essi, in primo luogo del monossido di carbonio.

Il Pellet

Oltre alla legna anche i materiali da essa derivati hanno conosciuto una forte espansione nel mercato, sia per il costo contenuto sia per la facilità del loro stoccaggio.

Chi gestisce una legnaia conosce bene le difficoltà di predisporre uno spazio idoneo, secco ed esposto al sole e al vento, dove la legna fresca possa riposare almeno due anni prima di essere bruciata.

Il legno verde ancora umido, infatti, richiede più energia ad essiccarsi rispetto a quella che libera durante la fase di combustione stessa.

Tra i derivati spicca il pellet, una sorta di miscela di segatura e altri materiali di scarto della lavorazione del legno compressa in piccoli cilindri venduti in sacchi da mediamente 15 kg.

Per alimentare una stufa in grado di scaldare un appartamento di media grandezza occorrono circa 7 kg di pellet al giorno; se si calcola che il prezzo di un sacco di pellet, che dura dunque un paio di giorni, è di pochi euro, è chiaro il vantaggio economico di questo ecocombustibile, di fatto derivato da materiale riciclato.

Occorre prestare particolare attenzione alla qualità dei riciclati combustibili perché non tutti i materiali legnosi riciclabili sono di fatto utilizzabili per il riscaldamento. La formaldeide, ad esempio, ampiamente utilizzata in passato come colla per il legno, è altamente cancerogena se si aspirano i fumi da combustione.

 
 
 
 
 
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